Come posso regolarizzare la mia collaboratrice domestica?
Occorre predisporre regolare lettera di assunzione, effettuare le dovute comunicazione all’INPS e agli organi competenti.
Se hai bisogno di supporto: iscriviti
Quando si paga lo stipendio al lavoratore?
Il CCNL non precisa una data del mese entro la quale corrispondere lo stipendio; pertanto, il giorno di pagamento dello stesso va concordato tra le parti. Tendenzialmente può essere stabilito entro la fine del mese o l’inizio del successivo.
Come pago i contributi?
I contributi si pagano in posta, in banca, online tramite QR Code o in tabaccheria tramite modello PagoPa.
La colf può lavorare presso due abitazioni diverse con un unico contratto (ad es: da me e mio figlio)?
No, ogni rapporto di lavoro prevede la sua posizione INPS e un unico luogo di svolgimento lavoro. In questo caso, andranno regolarizzate entrambe le posizioni, per essere coperti in caso di infortunio.
Per variare il rapporto di lavoro, è necessario prima cessare il rapporto e liquidarlo?
No, non è necessario chiudere e liquidare il rapporto, ma occorre effettuare una variazione all’INPS e consegnare una lettera di variazione da far firmare al lavoratore.
La lavoratrice ha permessi retribuiti?
I permessi retribuiti si possono considerare tali sono in caso di visite mediche documentate, per incombenze legate al rinnovo del permesso di soggiorno o ricongiungimento familiare (consulta Art. 19 CCNL) oppure per la frequenza di corsi di formazione professionale tra quelli previsti dal CCNL (consulta Art. 20 CCNL) purché coincidenti, anche parzialmente, con l’orario di lavoro.
Posso pagare le ferie arretrate alla mia collaboratrice?
No, le ferie devono essere necessariamente godute. A chiusura del rapporto, quelle residue andranno liquidate (consulta Art. 17 CCNL).
Se la collaboratrice lavora solo un giorno a settimana, quante ferie matura?
Tutti i lavoratori maturano 26 giorni di ferie all’anno, fermo restando che la settimana lavorativa, indipendentemente dalla distribuzione dell’orario di lavoro settimanale, è comunque considerata di sei giorni lavorativi, da lunedì a sabato (consulta Art. 17 CCNL)
La lavoratrice si è fatta male durante l’orario di lavoro. Cosa occorre fare?
È necessario effettuare le dovute comunicazioni all’INAIL e alla Pubblica Sicurezza entro 48 ore dal ricevimento del certificato d’infortunio (consulta Art. 29 CCNL).
Se hai bisogno di supporto: iscriviti
Ogni quanto maturano gli scatti di anzianità?
Gli scatti di anzianità maturano ogni due anni di effettivo lavoro per un massimo di sette (consulta Art. 37 CCNL).
Posso anticipare mensilmente il TFR alla lavoratrice?
No, il TFR può essere corrisposto a chiusura del rapporto di lavoro o annualmente nella misura massima del 70% del dovuto, solo se richiesto dalla lavoratrice (consulta Art. 41 CCNL).
Posso corrispondere mensilmente la gratifica natalizia?
No, la tredicesima deve essere pagata in un’unica soluzione nel mese di dicembre e prima di Natale (consulta Art. 39 CCNL).
Chi paga la malattia del lavoratore? L’INPS o il datore di lavoro?
Paga il datore di lavoro, l’INPS non interviene (consulta Art. 27 CCNL).
L'assistente domiciliare in malattia ha diritto a essere retribuito?
In caso di malattia, il lavoratore ha diritto alla retribuzione completa per un massimo di 8 giorni (se ha un’anzianità fino a 6 mesi), 10 giorni (se ha un’anzianità tra 6 mesi e 2 anni) e 15 giorni (se ha un’anzianità oltre i 2 anni) complessivi nell’anno. La retribuzione è così suddivisa:
• Fino al 3º giorno consecutivo, il 50% della retribuzione completa
• Dal 4º giorno in poi, il 100% della retribuzione completa
Il rapporto di lavoro può essere chiuso in qualsiasi periodo del mese? È necessario specificare una motivazione?
Sì, il rapporto di lavoro può essere chiuso in qualsiasi giorno del mese, anche senza motivazione specifica, purché il lavoratore sia effettivamente in servizio al momento in cui viene consegnata la lettera di licenziamento (sono pertanto esclusi casi di malattia, ferie, maternità, infortunio, ecc). Occorre predisporre una lettera di licenziamento, dando il giusto preavviso, che potrà essere lavorato o retribuito, come previsto da CCNL del settore domestico (consulta Art. 40 CCNL).
Quando un soggetto è considerato non autosufficiente?
Un soggetto è considerato non autosufficiente quando non è in grado di eseguire tutte o alcune attività essenziali della vita quotidiana: deambulare, lavarsi, vestirsi, alimentarsi.
Anche i datori di lavoro domestico hanno degli incentivi se assumono persone beneficiarie del Reddito di Cittadinanza?
I datori di lavoro domestico sono esclusi dall’incentivo legato all’assunzione di persone beneficiarie del RdC, previsto dalla legge di Bilancio. In caso di loro assunzione, dovranno quindi procedere al versamento dei contributi previdenziali, come previsto dal CCNL.
L'assistente domiciliare ha diritto a un'indennità pagata dal datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro?
Il lavoratore ha diritto a mantenere il proprio posto di lavoro in base alla propria anzianità di servizio e riceve lo stipendio per i primi tre giorni di assenza, con l’indennità a carico del datore di lavoro. Dopo questo periodo, le prestazioni vengono fornite direttamente dall’INAIL.
Quali sono i benefici fiscali per chi assume un’assistente familiare?
Il datore di lavoro che versa regolarmente i contributi all’INPS per colf o assistenti familiari può beneficiare di agevolazioni fiscali sui contributi versati.
Colf
Il datore di lavoro può dedurre dal proprio reddito, fino a un massimo di 1.549,37 euro all’anno, i contributi previdenziali obbligatori versati per la colf. È necessario conservare le ricevute dei pagamenti all’INPS. Questo importo massimo deducibile è fisso e non varia in base al reddito dichiarato.
Assistente familiare
Il datore di lavoro può detrarre il 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, fino a un massimo di 2.100 euro all’anno. La detrazione è riservata al soggetto non autosufficiente o ai familiari che sostengono la spesa. Per ottenere questa agevolazione sono richiesti:
- Un certificato medico, rilasciato da uno specialista o un medico generico, che attesti la condizione di non autosufficienza, da mostrare su richiesta dell’amministrazione finanziaria.
- Le ricevute delle retribuzioni pagate, firmate dall’assistente familiare.
Questa detrazione è disponibile solo se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro. La deduzione fiscale per la colf può essere combinata con la detrazione per l’assistente familiare e viceversa.
L'assistente domiciliare è coperto da assicurazione per gli infortuni sul lavoro?
Sì, i contributi versati per ogni ora di lavoro includono anche la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro.
Quali sono le festività nazionali riconosciute all'assistente domiciliare?
Le giornate festive riconosciute dalla legislazione vigente per l’assistente domiciliare sono attualmente le seguenti:
- 1° gennaio
- 6 gennaio
- Lunedì di Pasqua
- 25 aprile
- 1° maggio
- 2 giugno
- 15 agosto
- 1° novembre
- 8 dicembre
- 25 dicembre
- 26 dicembre
- Festa del Santo Patrono
Qual è il costo per una famiglia che assume un assistente domiciliare?
Il costo per una famiglia che assume un assistente domiciliare dipende dallo stipendio stabilito dal contratto di lavoro applicabile. Questo stipendio può variare a seconda delle mansioni svolte e dei diversi livelli retributivi previsti. Inoltre, bisogna considerare i contributi previdenziali e la cassa colf.
Qual è la durata del periodo di prova?
La durata del periodo di prova varia in base alla categoria del lavoratore:
- Per i livelli D e D super: 30 giorni lavorativi effettivi
- Per tutte le altre categorie di lavoratori domestici: 8 giorni lavorativi effettivi