Con l’articolo 29 del decreto legge n. 19/2024 è stato previsto che dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2025, in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico, spetti un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro.
A tale sgravio dei contributi pagati per i lavoratori addetti ai servizi domestici o all’assistenza personale si affianca il bonus badanti a favore delle persone anziane.
I due provvedimenti si inquadrano nell’azione del Governo volta alla promozione della dignità, autonomia, inclusione sociale, invecchiamento attivo e prevenzione della persona anziana.
Riguardo allo sgravio contributivo, per le assunzioni operate nel 2024 o nel 2025 saranno riconosciute fino ad esaurimento delle risorse finanziarie pari a:
• 10 milioni di euro per il 2024;
• 39,9 milioni di euro per il 2025;
• 58,8 milioni di euro per il 2026;
• 27,9 milioni di euro per il 2027;
• 0,6 milioni di euro per il 2028
Lo sgravio di cui sopra è relativo esclusivamente agli addetti all’assistenza di soggetti anziani e spetta:
• se l’assistito abbia almeno 80 anni e sia titolare dell’indennità di accompagnamento;
• per un periodo massimo di 24 mesi;
• fino a 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale dei contributi;
• ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche;
• se il datore di lavoro domestico abbia un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro.
Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro o persona del proprio nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani da meno di 6 mesi, nonché in caso di assunzione di parenti o affini.
Lo sgravio è invece riconosciuto, anche nei predetti casi, quando il rapporto di lavoro abbia ad oggetto lo svolgimento di:
• assistenza degli invalidi di guerra civili e militari, invalidi per causa di servizio, invalidi del lavoro, fruenti dell’indennità di accompagnamento prevista dalle disposizioni che regolano la materia;
• assistenza dei mutilati ed invalidi civili fruenti delle provvidenze di cui alla legge n. 118/1971 o che ne siano esclusi per motivi attinenti alle loro condizioni economiche e non al grado di menomazione;
• assistenza dei ciechi civili fruenti del particolare trattamento di pensione previsto dalla legge 10 febbraio 1962, n. 66, o che ne avrebbero diritto qualora non fossero titolari di un reddito superiore ai limiti stabiliti dalle disposizioni che disciplinano la materia;
• prestazioni di opere nei confronti dei sacerdoti secolari di culto cattolico;
• prestazioni di servizi diretti e personali nei confronti dei componenti le comunità religiose o militari di tipo familiare.
Con il Bonus anziani, invece, con il decreto legislativo 15 marzo 2024 n. 29 viene realizzato uno degli obiettivi del PNRR.
In via sperimentale, operativa dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026, viene prevista una prestazione universale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti.
La misura sarà riconosciuta nel limite massimo di spesa di 250 milioni di euro per il 2025 e di 250 milioni di euro per il 2026.
Il beneficio consiste nell’erogazione di una prestazione economica composta da una quota fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento (531,76 euro mensili nel 2024), e da un assegno di assistenza di 850 euro mensili e, per questo, l’indennità di accompagnamento e le ulteriori prestazioni erogate diverse dall’indennità stessa saranno assorbite dai suddetti importi.
I destinatari della prestazione universale erogata dall’Inps sono gli anziani non autosufficienti che risultano essere in possesso dei seguenti requisiti:
• età di almeno 80 anni;
• livello di bisogno assistenziale gravissimo;
• valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a 6.000 euro;
• titolarità dell’indennità di accompagnamento, ovvero possesso dei requisiti per il riconoscimento del suddetto beneficio.
Pertanto, l’individuazione dello stato di bisogno assistenziale, di livello gravissimo, dei soggetti anziani spetta all’INPS.
Il riepilogo delle misure previste:
- Sgravio contributivo:
1° aprile 2024 – 31 dicembre 2025
3.000 euro annui
- Bonus anziani:
1° gennaio 2025 – 31 dicembre 2026
850 euro mensili + indennità di accompagnamento