Oggi il Contratto Collettivo Nazionale del lavoro domestico compie 50 anni: la prima firma avvenne, infatti, il 22 maggio del 1974. Celebrare questo importante traguardo significa non solo ricordare l’attività portata avanti dalle associazioni datoriali e dai sindacati per conquistare nuovi diritti per famiglie e lavoratori domestici, ma soprattutto guardare agli obiettivi ancora da raggiungere per costruire un welfare a dimensione di famiglia e maggiore dignità per tutto il comparto». È quanto dichiara la Fidaldo, Federazione italiana dei datori di lavoro domestico (costituita dalle associazioni Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adlc e Adld), in occasione del 50° anniversario della firma del 1° CCNL sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico.
«Nel 1974 – prosegue la Fidaldo – la parte datoriale era rappresentata da Nuova Collaborazione. Nel rinnovo successivo del 1978 la compagine datoriale si allargò anche ad Adlc e nel 1985 al tavolo delle trattative si aggiunsero Assindatcolf e Adld. Nel 1988 le 4 associazioni decisero di costituire e dare mandato a Fidaldo perché le rappresentasse al tavolo contrattuale. In 50 anni abbiamo lavorato duramente per affermare l’imprescindibile ruolo della contrattazione collettiva – che ci ha portato ad essere il contratto più rappresentativo nel comparto – ma anche per costruire un solido sistema fondato sulla bilateralità. Un percorso che, grazie alla collaborazione tra tutte le parti firmatarie, ha portato alla creazione della Cassacolf per un’assistenza sanitaria complementare a favore dei lavoratori e, novità di questi anni, anche per i datori di lavoro, nonché dell’Ebincolf, per la formazione gratuita del personale domestico, fondamentale per accrescere le competenze dei lavoratori ed offrire così un servizio di maggiore professionalità.
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